Faggio

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Faggio, via Biline (2015)Un miliardo, tanti sono i faggi in Italia. E l’albero più diffuso ma a Rodengo Saiano, in Pianura Padana, è un ospite. Il faggio è infatti tipico della bassa montagna, soprattutto negli Appennini, dove precede la fascia delle conifere. E la pianura proprio non è il suo posto.
Ama l’umidità, dell’aria e non del terreno, e l’ingresso in una faggeta in estate è un vero sollievo per il camminatore. Il fitto fogliame scherma la luce del sole e la temperatura scende sensibilmente introducendo in una dimensione che può sembrare accogliente o inquietante, a seconda dell’idea che ognuno ha della foresta. Da lì in avanti sei in montagna, le leggi della città valgono poco o niente.

A Rodengo Saiano il faggio è presente in esemplari isolati, spesso in giardini privati e in varietà da giardino che meglio sopportano il clima della pianura e che danno meno problemi di crescita (il faggio può superare i 40 metri).
Gli esemplari più facili da ammirare decorano gli edifici pubblici.

Del faggio tricolor di via san Dionigi si parla qui.

Nell’aiuola fra l’ingresso della biblioteca e quello delle scuole medie, vicino a un ginkgo e a una lagerstroemia, cresce un faggio purpureo (qui in una foto del 1980, custodita nell’archivio della biblioteca), che rispetto al faggio comune ha le foglie più scure e una crescita più contenuta.

Un bel faggio, seppure ancora giovane, è a dimora nel giardino della casa di riposo, in via Biline.

Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Fagales
Famiglia: Fagaceae
Genere: Fagus
Specie: Fagus sylvatica