15 settembre 1815. Duecento anni fa a quest’ora Johann Wolfgang Goethe scrive una lettera a Marianne Jung. La lettera contiene una poesia e due foglie di Ginkgo biloba, che evocano due cuori e suggeriscono una riflessione sul concetto di unità:
La foglia di quest’albero d’Oriente E’ un essere unico Cercando la risposta |
Le foglie di ginkgo possiamo ammirarle sui rami dell’albero (qui in una foto del 1980, conservata nell’archivio della biblioteca), nel fazzoletto fitto fitto di piante fra l’ingresso della biblioteca e quello della scuola:
La poesia non è detto che si trovi in un libro sugli scaffali della biblioteca, perché non è per questa poesia che Goethe è Goethe. Ma quanta vita c’è dietro lo scritto di ogni anima che vive una passione. La meno riuscita delle poesiole del più sgrammaticato degli aspiranti poeti vale, per i Lei e Lui i cui sentimenti hanno scatenato l’urgenza di scrivere, più della Divina commedia.
Cosa c’è dietro la corrispondenza fra Wolfgang e Marianne? Lui, a 66 anni, è il più illustre letterato del Paese e da molti decenni partecipa al governo del ducato di Weimar, che nella Germania del tempo aspira a emulare la Firenze del Rinascimento. Lei ha 31 anni e da 16 vive, prima come pupilla poi come compagna, con un banchiere probabilmente troppo impegnato per interessarsi alla sua mente vivace.
Goethe, al tempo sposato con la fioraia Christiane Vulpius, è ospite per alcuni periodi nella loro casa di Francoforte. Convince l’amico von Willemer a regolarizzare la relazione con un matrimonio sbrigativo che però non impedisce a Wolfgang e Marianne di allacciare un legame sempre più intenso.
Passione, lealtà e convenzioni si intrecciano in un rapporto che alla lunga si spegnerà lasciando però tracce anche al di fuori dei petti doloranti dei protagonisti.
Nel Divano occidentale orientale, l’ultimo lavoro in versi di Goethe, gli innamorati Hatem e Suleika sono in realtà Wolfgang e Marianne, e le poesie d’amore intorno alle quali si snoda l’opera sono gli autentici scambi epistolari fra i due amanti costretti a dissimulare i propri sentimenti agli occhi degli altri.
Sarebbe suggestivo leggere il canzoniere persiano di Goethe all’ombra del Ginkgo. Ma non si può, perché l’aiuola che lo ospita non è praticabile. L’accoppiata panchina-ginkgo più vicina alla biblioteca è nel parco di via Delma, dove otto esemplari, maschi e femmine, formano un cerchio al momento un po’ spoglio, ma che col tempo promette di diventare molto scenografico.
Divisione: | Gymnosperamae |
Classe: | Ginkgoopsida |
Ordine: | Ginkgoales |
Famiglia: | Ginkgoaceae |
Genere: | Ginkgo |
Specie: | Ginkgo biloba |