Olmo coccolone

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Olmo, frantoio (2015)

Ci sono persone che vanno in giro ad abbracciare gli alberi. Non c’è niente da ridere, ognuno decide di essere strano nel modo che più gli si confà; e sono sempre le stranezze degli altri a sembrarci strane, mai le nostre.
A parte la stranezza, nessuno ha ancora chiarito se agli alberi piaccia o importi un fico secco di essere abbracciati.
In attesa che qualche luminare ci illumini, registriamo che nel parco del Frantoio, lungo il corso del Gandovere, c’è un olmo che fa per tre e si abbraccia da solo.

Sarà che a Rodengo Saiano in passato viveva un abbracciatore di alberi? E che l’olmo, da quando ha provato la sensazione di essere stretto teneramente, non ha più saputo farne a meno? E che in mancanza di meglio abbia imparato ad arrangiarsi?

Oppure si tratta di un retaggio dei miti nordici secondo cui dall’olmo gli dei avrebbero generato Embla, la prima donna. E ora questa discendente dell’Eva norrena ammicca sinuosa verso la collina dove crescono numerosi i discendenti dei frassini che hanno generato Askr, il primo uomo?

Può anche darsi che qualcuno abbia di proposito piantato tre olmi vicini, accompagnando poi la crescita dei tronchi intrecciandoli fra loro. Mah, sarebbe ben strano però…

Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Rosales
Famiglia: Ulmaceae
Genere: Ulmus