Platani via San Rocco

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Platano, via San Rocco (aprile 2015)

I due platani fanno da sentinelle all’ingresso laterale della chiesa di Saiano. L’esemplare a nord è quello di dimensioni maggiori e la circonferenza del tronco è di oltre 2,5 metri (misurazione 2015).
Le chiome sono molto ridotte per via delle numerose potature che hanno subito negli anni.

I platani diffusi in Italia e molto usati nelle alberature urbane sono per lo più un ibrido fra il platano orientale e quello americano. Il nome “acerifolia” deriva dalla somiglianza della foglia a quella dell’acero, appunto. La cosa singolare è che a sua volta esiste una specie di acero denominata “platanoides”.

Un vecchissimo esemplare nell’isola di Kos sarebbe il platano all’ombra del quale Ippocrate, il padre della medicina moderna, teneva le sue lezioni. Se così fosse avrebbe più di 2.400 anni.
I botanici ritengono che, sebbene sia un vero e proprio patriarca, non superi i 500 anni di età. Suggestivo pensare comunque che potrebbe essere un discendente di quell’albero.

La corteccia del platano si presta a far viaggiare la fantasia: il termine tecnico è pareidolia, e in parole semplici non è altro che quello che tutti facciamo quando in una nuvola vediamo un drago, un volto, un disco volante.

Street view

Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Proteales
Famiglia: Platanaceae
Genere: Platanus
Specie: Platanus acerifolia