Acero negundo

Share Button

Acer negundo via Brescia (fine aprile) Solo soletto al margine di un bel prato circondato da strade molto battute, l’acero negundo di via Brescia sa attirare l’attenzione dei molti passanti. È posto a un crocicchio, e in altri tempi sarebbe sicuramente stato un un punto di riferimento importante. Ci fosse un Robert Johnson a Rodengo, potrebbe trarre ispirazione da questo maschio solitario.

Sì, maschio. L’acero negundo, a differenza degli altri aceri comuni dalle nostre parti, è una pianta dioica. Sta a dire che alcune piante producono fiori maschili, altre fiori femminili e quindi i frutti. L’esemplare solitario di via Brescia probabilmente non è l’unico maschio in paese, ma ci sentiamo di poterlo chiamare il maschio alfa.

Ci piace pensare che la sua femmina preferita sia quella che cresce florida quattrocento metri più a sud, dove inizia il filare dei gelsi di via Brescia. Come fanno l’amore? Col vento. Lei risponde con una fruttificazione incredibilmente abbondante che da sola potrebbe forestare un bel pezzo di mondo.

Femmine sono anche la maggior parte degli esemplari sparsi per il paese.

Questa specie di acero, che non ha le tipiche foglie palmate “ad acero”, è stata importata dal continente americano alla fine del 1600. Si è adattata benissimo tanto da far parte della lista nera delle specie infestanti da non utilizzare per il popolamento dei boschi, perché si riproduce molto facilmente e tende a prendere il sopravvento sulle specie locali.

Il maschio alfa di via Brescia:

La sua sposa in via Brescia:

In viale Europa:

Intorno alla rotonda tra via Brescia e viale Europa:

In via Cantarana, sulla strada verso Ome:

Nel parco di via Paolo VI:

Nel giardino dell’oratorio di Padergnone:

Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Sapindales
Famiglia: Aceraceae
Genere: Acer
Specie: Acer negundo