Acero saccarino

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La linfa grezza delle piante contiene acqua e sali minerali, e non se la fila nessuno. La fotosintesi la trasforma nella linfa elaborata. Hmmm. Dolce e nutriente. C’è un animaletto che per vivere si nutre di questa linfa. L’afide. Lo odiamo a tal punto da chiamarlo pidocchio e gli spruzziamo sopra di tutto. C’è un Vedi tutto…

Frassino orniello

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Nell’Iliade frassino è sinonimo di lancia, perché con quel legno erano fatte le aste delle armi di Achille e compagnia. Nella madre di tutte le guerre la lancia era l’arma più devastante. Da allora abbiamo inventato modi molto più efficienti per dilaniare corpi di sconosciuti, così il frassino orniello è tornato alla sua guerra contro Vedi tutto…

Abete rosso

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Beata ignoranza, quando ogni albero era un albero e basta. Poi inizi a distinguere una quercia da un frassino e inizi a fare il figo, come se agli altri interessasse qualcosa di questo tuo sapere. Quando (pensi) di saper distinguere cento specie diverse, i tuoi cari cominciano a preoccuparsi: temono che il passatempo si stia tramutando in Vedi tutto…

Olivo

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Scaffale del supermercato: olio extra vergine di oliva a meno di 3 euro al litro. Dietro c’è una storia millenaria. Prima c’era solo l’oleastro. Le drupe avevano poca polpa e l’olio era usato per scopi medici e religiosi. Non è un caso che la colomba annunci la fine del diluvio con un ramoscello di olivo Vedi tutto…

Acero riccio

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Fra le specie di acero più diffuse dalle nostre parti, l’Acero norvegese è forse quello che meglio incarna l’origine latina del nome. Acer, infatti, significa acuto, appuntito, e i lobi delle foglie di questo albero terminano con delle punte sottili che a volte evidenziano l’andamento ondulato della lamina, caratteristica dalla quale deriva l’altro nome comune: Vedi tutto…

Lagerstroemia

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Ci fosse un inventore delle piante, si direbbe che la lagerstroemia sia stata inventata per rendere la vita facile a chi deve progettare il verde urbano. Ha piccole radici, tanto da poter dimorare nei piccoli fazzoletti di terra che gli urbanisti ritagliano fra strade e parcheggi. Raramente cresce oltre i 3 metri, risolvendo sul nascere Vedi tutto…

Albizia

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L’acacia di Costantinopoli, a rigor di botanica, non è un’acacia ma viene chiamata così perché le somiglia. Faccio finta di non saperlo e la prendo come pretesto per ricordare la più famosa delle acacie: l’albero del Tenerè. L’albero più isolato del pianeta viveva in Niger, a 400 chilometri dalla pianta più vicina. Testimone di un passato Vedi tutto…

Bagolaro

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I bambini non sanno chi sia, Furia. Non sanno che beveva solo caffè per mantenere il suo pelo il più nero che c’è. Perciò quando nel loro caos ordinato passano sotto i bagolari di via Castello e vedono Zelda con il suo manto colore della notte senza luna e le orecchie basse che aspira bagole Vedi tutto…

Tigli via Brescia

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Lungo la direttrice di via Brescia che va dalla rotonda all’ingresso sud del paese fino al quadrivio delle scuole, è possibile osservare diverse formazioni di tigli. Alcune, probabilmente per la loro collocazione, nel corso degli anni sono state poco colpite dalle potature e possono perciò dare un’idea di quale sia il vero portamento di questa splendida Vedi tutto…

Ontano nero

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Le apparenze, a volte, ingannano, ed è un peccato che su di esse basiamo molti dei nostri comportamenti. A vederli, gli ontani del parcheggio all’ingresso del paese prima dell’Abbazia olivetana, si direbbero esemplari di una specie senza qualità. Belli proprio non sembrano, e non fanno nemmeno ombra per le auto, motivo per il quale ci si Vedi tutto…