Pino strobo

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Pino strobo, via Paderno (07-2015)

Hai una casa con il giardino che dà sulla strada. Che albero pianti? Si apre un mondo.

  • Quello che ti piace
  • Quello che capita
  • Quello che costa meno
  • Quello che ti consiglia il giardiniere
  • Quello che da di te l’immagine che vorresti comunicare
  • Quello più adatto allo spazio che occuperà
  • Quello che ti darà meno rogne
  • Quello che darà più rogne al vicino
  • Quello che cresce più velocemente
  • Quello che cresce più lentamente
  • Il più esotico che c’è
  • Un albero autoctono
  • Un incrocio di laboratorio
  • Un albero nato da un seme interrato con speranza in un vasetto

La scelta può essere dettata da egoismo o da altruismo. Sentimenti che spesso si confondono, ma in questo caso conta poco.

Se pianti un bell’albero e lo curi per diverse decine di anni, qualunque sia lo motivazione che ti spinge a farlo, mi fai un dono prezioso. Non solo a me, ma a tutti, anche agli sconosciuti e alle persone che detesti, anche a quelli che di quell’albero se ne infischiano e non hanno mai alzato il naso per guardarlo. Un grande albero, ogni giorno, regala ossigeno, ombra, bellezza; seppure in forma surrogata perpetua il legame con il selvatico che ogni tanto ulula in qualche angolo del nostro essere.

Grazie a chi si tiene in casa bestioni come questi pini nordamericani dal portamento maestosamente leggero. Dove potremmo ammirarli, se nessuno si prendesse la briga di piantarli?

Una curiosità. Il portamento morbido, quasi vaporoso, è dato dalla lunghezza degli aghi e dal fatto di essere raggruppati in fascetti di 5 (i pini che siamo abituati a vedere hanno aghi più corti raggruppati a coppie). All’orto botanico di Ome si può ammirare anche un magnifico pino dell’Himalaya, ancora più vaporoso del pino strobo.
Un’altra curiosità. Strobus sta per “strobilo”, che è il nome scientifico della pigna. Quindi il suo nome suona come “Pino pigna”, a indicare la caratteristica di generare pigne dalle dimensioni ragguardevoli.

Gli strobi di via Paderno:

Quelli di villa Fenaroli visti da via Corneto. Antonio De Matola nel 2006 misurava il più alto in 35 metri di altezza e 3,30 di circonferenza, dati che ce li fanno ritenere più che centenari:

In I patriarchi arborei di Rodengo Saiano (2015) Antonio De Matola censisce due esemplari centenari di Pino strobo all’interno di Villa Mondella, dalle parti di via Delma.

Divisione: Gymnospermae
Classe: Coniferopsida
Ordine: Coniferales
Famiglia: Pinaceae
Genere: Pinus
Specie: Pinus strobus