Curiosando sulla collinetta costruita per proteggere le nuove case di Padergnone dalla sp. 19, scopro una pianta che non conoscevo. La tamerice è l’arbusto delle dune sabbiose, prima difesa della pineta dal vento e dalla salsedine. Secondo i testi di botanica, in Lombardia non esiste. Però giardinieri e urbanisti fanno un po’ come pare loro, così se volete ammirare la spettacolare fioritura della tamerice insieme a quella della ginestra e della rosa canina, potete fare un salto in via Pertini (sul versante che dà sulla strada provinciale) fra la fine di aprile e la prima decade di maggio.
Mentre sfoglio e risfoglio in cerca di approfondimento, la pianta che non conoscevo pesca dagli scantinati della mia memoria un pezzo di gioventù che racconta invece di superficialità. Trascrivevo per una tipografia un pesantissimo saggio su Myricae di Giovanni Pascoli. Lavoro finito faticosamente senza chiedermi cosa significasse Myricae. Un quarto di secolo dopo lo apprendo passeggiando fra le piante e posso rispondere al verso di Virgilio che diede il titolo alla raccolta di Pascoli:
Non omnes arbusta iuvant humilesque myricae
Non a tutti piacciono gli arbusti e le umili tamerici
A me, adesso, piacciono.
| Divisione: | Magnoliophyta |
| Classe: | Magnoliopsida |
| Ordine: | Caryophyllales |
| Famiglia: | Tamaricaceae |
| Genere: | Tamarix |
