Robinie

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Robinia pseudoacacia (foto 2015)
La robinia è bella, niente da dire, soprattutto a cavallo fra aprile e maggio con le spettacolari fioriture il cui profumo riesce a coprire il puzzo dei tubi di scappamento.

E’ una pianta molto utile. Il legno cresce molto velocemente eppure fornisce legname durissimo, ottimo per il camino ma anche di buona qualità per paleria, falegnameria, edilizia.
E’ una leguminosa (parente di fagioli e piselli, vedi sotto la somiglianza del baccello) e come tutte le leguminose migliora il terreno nel quale cresce arricchendolo di azoto.
I fiori sono commestibili e ampiamente usati in apicultura per produrre uno dei mieli più apprezzati, quello di acacia (che sarebbe più corretto chiamare di robinia). Per inciso, l’Acacia sarebbe la mimosa, ma comunemente diamo questo nome alla robinia, il cui nome botanico è appunto “pseudoacacia”, ovvero simile all’acacia.

E’ un albero straordinariamente rustico. Cresce in qualsiasi condizione e se ne infischia dell’inquinamento. Si riproduce con estrema facilità, facendo partire numerosi polloni dalle radici.

Bello, profumato, utile, rustico, insomma, un super albero. Avrà un difetto? Due per la precisione.
Il primo è che è una specie esotica (è stata importata dal Nord America nel 1600) che si adatta talmente bene da prendere il sopravvento sulle specie locali.
Il secondo è che sui rami giovani crescono delle lunghe spine, vere e proprie killer delle camere d’aria delle biciclette.

Si trovano un po’ dappertutto. Per esempio…

In via Brescia, lungo il fosso in compagnia di olmi, bagolari, gelsi, tigli, negundi, sambuchi:

Vicino al sottopasso di via Brescia:

Nel parco del Frantoio:

Nel parchetto dell’oratorio di Rodengo:

Ai piedi delle colline, al confine con il nucleo abitato di via ponte cingoli:

Alla fine della zona industriale delle Moie, in via Artigiani, quasi al confine con Gussago:

Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Fabales
Famiglia: Fabaceae
Genere: Robinia
Specie: Robinia pseudoacacia