Acero riccio

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Fra le specie di acero più diffuse dalle nostre parti, l’Acero norvegese è forse quello che meglio incarna l’origine latina del nome. Acer, infatti, significa acuto, appuntito, e i lobi delle foglie di questo albero terminano con delle punte sottili che a volte evidenziano l’andamento ondulato della lamina, caratteristica dalla quale deriva l’altro nome comune: Vedi tutto…

Leccio

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  Sono un terrone. Per un albero è normale. Non abbiamo mai rinnegato il nostro legame con la terra. Come potremmo? Senza di lei non vivremmo. Noi. Però sono un terrone anche nell’altro senso. Vengo dal sud. Sapete, gli alberi camminano. Non il singolo albero, almeno non per lunghe distanze. Le nuove generazioni crescono più Vedi tutto…

Castagno

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Dolcetto o scherzetto. Per chi ha i capelli bianchi è difficile non pensare che sia solo una festa d’importazione in via di metabolizzazione un po’ per scelte di marketing, un po’ per il bombardamento culturale che subiamo dai film americani. Eppure il bussare alle porte chiedendo in dono roba dolce nei giorni a cavallo fra Vedi tutto…

Bagolaro

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I bambini non sanno chi sia, Furia. Non sanno che beveva solo caffè per mantenere il suo pelo il più nero che c’è. Perciò quando nel loro caos ordinato passano sotto i bagolari di via Castello e vedono Zelda con il suo manto colore della notte senza luna e le orecchie basse che aspira bagole Vedi tutto…

Cedri del Libano scuola elementare

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I due cedri sono la meraviglia del crocevia che dal centro del paese instrada verso Brescia, Gussago e Ome. A loro è dedicato un intero capitolo del bel lavoro sugli alberi di Rodengo Saiano realizzato dai ragazzi di quinta con Antonio De Matola (I patriarchi arborei di Rodengo Saiano, 2015), dal quale apprendiamo che sono Vedi tutto…