Acero saccarino

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La linfa grezza delle piante contiene acqua e sali minerali, e non se la fila nessuno. La fotosintesi la trasforma nella linfa elaborata. Hmmm. Dolce e nutriente. C’è un animaletto che per vivere si nutre di questa linfa. L’afide. Lo odiamo a tal punto da chiamarlo pidocchio e gli spruzziamo sopra di tutto. C’è un Vedi tutto…

Acero montano

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Nell’Eneide è scritto che il cavallo di Troia fu costruito assemblando legno di acero, abete, pino e rovere. Stupefacente la sicurezza di Virgilio, considerato che compose il suo poema mille e duecento anni dopo lo svolgimento dei fatti narrati nell’Iliade. Omero del cavallo non fa cenno. Il legno di quell’assedio, per lui, è soprattutto il frassino delle lance. Vedi tutto…

Acero riccio

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Fra le specie di acero più diffuse dalle nostre parti, l’Acero norvegese è forse quello che meglio incarna l’origine latina del nome. Acer, infatti, significa acuto, appuntito, e i lobi delle foglie di questo albero terminano con delle punte sottili che a volte evidenziano l’andamento ondulato della lamina, caratteristica dalla quale deriva l’altro nome comune: Vedi tutto…

Sambuco

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Povero sambuco. Lo vedo e mi vengono in mente i baobab del Piccolo principe. Ogni giorno il bambino dello spazio passa in rassegna il suo piccolo pianeta per sradicare i germogli di baobab. Perché il suo è un pianeta piccolo, e i baobab sono alberi molto grandi; se li lasciasse crescere, sarebbero guai. Che c’entra Vedi tutto…

Betulla

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Tu non sai: ci sono betulle che di notte levano le loro radici, e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni. Pensa che in un albero c’è un violino d’amore. Pensa che un albero canta e ride. Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita. Vedi tutto…

Bagolaro

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I bambini non sanno chi sia, Furia. Non sanno che beveva solo caffè per mantenere il suo pelo il più nero che c’è. Perciò quando nel loro caos ordinato passano sotto i bagolari di via Castello e vedono Zelda con il suo manto colore della notte senza luna e le orecchie basse che aspira bagole Vedi tutto…

Ontano nero

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Le apparenze, a volte, ingannano, ed è un peccato che su di esse basiamo molti dei nostri comportamenti. A vederli, gli ontani del parcheggio all’ingresso del paese prima dell’Abbazia olivetana, si direbbero esemplari di una specie senza qualità. Belli proprio non sembrano, e non fanno nemmeno ombra per le auto, motivo per il quale ci si Vedi tutto…

Ailanto

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Ailanthus altissima si presta per una riflessione botanica, e non solo botanica. È il terrore di chi vuole mantenere il controllo del proprio giardino o del proprio bosco senza avere molto tempo per farlo. Se ti capita in giardino e non lo eradichi repentinamente non te ne liberi più. Ha una straordinaria capacità di riproduzione sia per Vedi tutto…

Quercia cipressina via Colombaia

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Sono carpini o pioppi quei due alberi di fronte l’ingresso del cimitero? In inverno avevo notato il loro portamento a fiammella simile ai cipressi, ma cipressi non potevano essere visto che erano spogli. Allora mi ero ripromesso di ripassare in primavera per scoprirne di più. Cosa che ho fatto ai primi di giugno. Arrivo lì Vedi tutto…

Catalpa parco via Colombaia

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Con la Catalpa, nota anche come Albero dei sigari per la singolare forma dei frutti, possiamo inventare un bel giretto nella storia, gettando uno sguardo alle vicende tutte umane di emigrazione e dominio. Il nome Catalpa deriva probabilmente da una tribù di nativi americani. Gli emigranti (invasori) europei li sterminarono e si appropriarono della loro terra, ma Vedi tutto…